Si presenta come una raccolta di ampio respiro includendo molte opere di diversi artisti italiani ed europei. Comprende soprattutto opere di scultura tra cui una di arte antica (testa arcaica da Cipro, VI sec. a. C.).
Nel complesso delle opere riguardanti la scultura italiana del Novecento spiccano due personalità di notevole spessore artistico: Libero Andreotti e Marcello Mascherini. L’ampia sezione di pittura e disegni comprende dipinti su tavola dei secoli XV e XVI: due portelle d’altare e due quadri biblici attribuiti a Paul Brill; opere di ritrattisti italiani ed europei dell’Ottocento tra cui figurano Giuseppe Tominz, Franz Eybl, Hans Canon, Anton Romako; di soggetto agreste con dipinti di Francesco Paolo Michetti; ampiamente rappresentati i triestini Umberto Veruda, con una quarantina di disegni e olii, e Adolfo Levier.
Tra gli artisti del Novecento emergono i belgi Pierre Paulus e Leon Devos, Arturo Martini con un piccolo olio e Gustavo Boldrini. L’originalità della collezione è rappresentata da una significativa raccolta di opere di artisti ungheresi del Novecento. Uno spazio è dedicato a opere e oggetti appartenuti all’ampio archivio personale di Ugo Carà, donato al Comune di Trieste nel 2005 dalla figlia Giuliana Carabei.